Giorgia Meloni spinge con la candidatura di Roma all’Expo 2030, ma Macron avrebbe dato il suo sostegno all’Arabia Saudita.
Roma sembra avere prospettive positive davanti a sé, per l’assegnazione della sede di Expo 2030. Dalla parte di Giorgia Meloni si schierano le ong per i diritti umani e la sinistra francese, dal momento che a far paura è il rivale più temuto: l’Arabia Saudita.
Peccato che il presidente francese, Emmanuel Macron, abbia già garantito il suo sostegno a Riad, scatenando l’indignazione delle organizzazioni umanitarie, che ricordano le gravi violazioni dei diritti umani che vengono commesse nel Paese arabo.
L’incontro tra Macron e bin Salman
Al Bureau internazionale delle esposizioni, a Parigi, la settimana scorsa il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman è stato accolto con i massimi onori da Macron. Durante il loro colloquio si è parlato di questioni regionali, comprese le relazioni con l’Iran e la situazione in Libano e Ucraina.
Qualche giorno dopo, la compagnia aerea francese Airbus ha annunciato di aver venduto aerei alla compagnia saudita Flynas, per un valore complessivo di 3,7 miliardi di dollari, e di aver raggiunto un accordo con una società di difesa saudita per la produzione congiunta di elicotteri.
Ong contro la violazione dei diritti umani dell’Arabia Saudita
Le ong di tutto il mondo si sono rivoltate contro l’incontro del presidente francese con bin Salman, date le violazioni dei diritti umani in Arabia Saudita, per cui sono state scritte al Bureau internazionale delle esposizioni per chiedere l’esclusione di Riad.
Tra i motivi si citano in particolare “il mantenimento dell’uso della pena di morte e “la repressione degli attivisti per i diritti umani”, ma soprattutto la brutale uccisione del giornalista Jamal Khashoggi avvenuta nel 2018.
Anche la sindaca di sinistra di Parigi, Anne Hidalgo, ha voltato le spalle al presidente. Emmanuel Macron infatti, la settimana scorsa ha disertato l’evento promosso dall’Italia a Parigi per sostenere la candidatura di Roma all’Expo 2030.